… Di camminate

La prevista routine camminata mattutina con relativi esercizi gambe ed addominali é stata un po’abbandonata, ma solo perché sono subentrate le camminate quelle vere.

Le escursioni montane verso mete quasi d’obbligo per chi viene in questa valle da tanti anni.

Negli anni passati non ho mai anelato a poggiare il piede sulle quote di arrivo, ma quest’anno con anche la fr@ brontolosa camminatrice (alla sua età lo sarei anch’io), abbiamo preso un buon ritmo ed il nuovo Cell segnala sempre gli oltre diecimila passi consigliati ed in più di un’occasione anche il doppio.

La preparazione del vestirsi con l’abbigliamento tecnico, armeggiare con gli scarponi per trovare la giusta tensione delle stringhe. Ricontrollare gli zaini. Fermarsi nel negozietto a comprare i viveri . Arrivare alla base, parcheggiare, preparare i bastoni da camminata ed iniziare con passi corti e regolari a salire.

Lentamente sentire il cuore che aumenta di pulsazioni, il respiro che diventa corto. Fare delle piccole pause. Godere della pace, del silenzio, del panorama.

Maledire sé stesse per aver scelto quella meta nei momenti in cui ti trovi con i piedi in due conche, le braccia puntate a tenere equilibrio e maledici la mancanza di un terzo appoggio gamba o braccia che sia.

Nei momenti in cui recuperi un po’di respiro giocare a ” é arrivato un bastimento carico carico di …”

E poi arrivi… Dopo due ore (di solito ed a volte anche di più) arrivi alla meta e ti guardi intorno,il respiro si normalizza, la maestosità della montagna occupa il tuo orizzonte e tu puoi solo inchinarti di fronte a tanta bellezza e sentirti piccolo, ma fortunato di poter godere di questi momenti.