Sono una codarda, la mamma perde rapidamente la memoria breve, racconta fatti del vicino di casa aggiungendo e modificando particolari che cambiano ogni settimana. Ha comprato chili e chili di frutta dicendo poi che siamo noi figli a prenderla e portargliela. Idem con la pasta o altre cose che lei consuma, a volte cambia marca e poi non ricordandosene dice che siamo noi a scambiare la nostra con la sua.
Io a volte rimando il momento di passare a casa sua, so già tutta la liturgia che mi aspetta.
Sono una codarda che vorrebbe forse sua a letto inferma, ma con la mente sana piuttosto che sentirla così chiusa in quei quattro pensieri ed argomenti a ripetere gli stessi discorsi.
Lei dice sempre che la vecchiaia è brutta, ma non arrivarci è peggio.
Nemmeno arrivarci così però non è bello.