…di Auguri

Auguri al mio young man, confermato con un contratto annuale in questo posto lavorativo che è un tornado di soddisfazioni.

Auguri alla glittergirl, che è immersa nella scoperta di snapchat, in whatsapp, nell’imparare a gestire i rapporti umani, che come foto salva schermo ha un filtro snapchat di lei con il septum.

Auguri al mio uomo che di pazienza ne ha sempre tanta (ed anch’io non scherzo), che dopo tanti anni siamo ancora qua ed è tutto ciò che conta.

Auguri alla mia guru informatica, un anno (anche qualcuno in più) complicato, aggrovigliato, ma lei ce la fa, ce la farà nonostante i giri immensi, perchè un calice di prosecco ed un meme sulla regina raddrizzano sempre la giornata.

Auguri alla nonnablog che è illuminata d’immenso dal suo piccolo dagli occhioni azzurri cielo e tutto il resto sbiadisce.

Auguri alla maestra del mar tirreno che non si perde d’animo e percorre anche lei il tunnel ormonale degli adolescenti, finirà e quando sarà finita penserà a me e dirà che era proprio così che doveva andare.

Auguri all’amica che vive vicino alle dune, un anno di emozioni a volte tristi, ma molto più di felicità e di tulle bianco e rosa.

Auguri a voi miei seguaci.

Auguri a me che me li merito, perchè a voler essere una brutta persona a volte rende anche più felici perchè le fregature scemano ed era ora.

…di post-Natale

Oggi oltre a fare gli auguri ad Estraneo, la giornata è dedicata al dopo regali, al dopo pranzo, al dopo chiacchiere.

Ieri il momento pranzo era inziato un po’ in salita, mio padre da circa un anno non esce più di casa, ha avuto problemi alle gambe e pur se ormai la fase acuta è passata gli è rimasta una totale assenza di voglia di socialità legata anche al crollo fisico e mentale di qualche anno fa.

Passando le ore si è ripreso ed è stato di compagnia, mangiando e parlando seppur con una assenza tangibile dell’uomo che era un tempo e che sempre mi provoca un dolore al cuore quando ci penso.

Il pranzo l’ho servito in modo abbastanza veloce proprio per non fargli pesare troppe ore fuori dalla sua casa, tutte portate classiche che hanno accontentato palato e problemi gastrici dei “giovanotti” di  famiglia.

La Fr@ era la principessa della casa, lei è stata la marcia in più di questi nonni che in tre raggiungono 250 anni, presa dai regali ricevuti da questo Babbo Natale  generoso si è lasciata anche coccolare ed ha fatto ridere i nonni come bambini.

Estraneo è comunque il ragazzo di casa, l’imminente uomo di famiglia, il nipote grande che supera in altezza i nonni.

I regali son stati tutti belli ed apprezzati, persino gli abiti presi ad Estraneo son stati una scommessa, ma a quanto pare nonostante le numerose litigate siamo ancora sulla stessa lunghezza d’onda e lui ne è stato felice.

La Fr@ ha ricevuto tra i molti doni anche il regalo inaspettato di una “nonna” acquisita, un classico, anzi un classicino  che ogni bambina dovrebbe avere nella sua piccola biblioteca personale, un libro che la farà divertire ed emozionare e le farà sognare di essere ogni volta una delle quattro sorelle diverse.

C’è stata la sorpresa di capire di essere apprezzati da una conoscenza che pensavamo ancora superficiale, ci ha lasciato un po’ spiazzati. Ci sono stati momenti in cui abbiamo raffreddato molto alcuni scambi umani e questa occasione ha un po’ sciolto la patina di diffidenza che si era formata.

Anche questo è Natale.

…di un piccolo momento di tregua

Stamani Io, lEstraneo e la Fr@ sul divano a guardare il film di animazioni di Trilly.

Ridendo e divertendoci, ma soprattutto guardare un Estraneo che ride alla scena del gatto che vuol mangiarsi le fatine e loro riescono ad ammansirlo con l’erba gatta.

In fondo l’estraneo che gira per casa con aria da duro e broncio da adolescente insoddisfatto del mondo ha ancora un cuore da bambino.

La speranza è l’ultima a morire anche se è attaccata ad un filo con unghie e denti per non cadere nell’oblio

…di schiappe

Oggi ho chiesto a Marito di ri-piazzare la wii in salotto.

Abbiamo diversi giorni da trascorrere insieme io e la Fr@ e ok i giochi educativi e i il colorare ed il ritagliare, ma anche un po’ di gioco fine a se stesso solo per svagarsi ci vuole.

Riassumendo, in alcuni mini giochi lei mi ha battuto, Marito mi ha chiesto se l’avevo lasciata vincere ed alla mia risposta negativa era ribaltato dal ridere sul divano.

Beh insomma ho tante, molteplici, infinite altre ottime qualità, quella di saper giocare a questi giochini è un po’ in difetto, sennò pensate che noia una donna perfetta anche nei videogiochi.

😉

…certo però essere battuta da una gagnetta di quattro anni!