…di piccola riflessione di un venerdì pomeriggio strano

Sono passati un paio di anni da quando ho effettuato la mia iscrizione al faccialibro.

Seguo gruppi che sono compatibili con i miei interessi.

In generale posso dire che la vastità di umanità che circola é così varia e variegata che almeno un paio di volte a settimana mi stupisco del fondo raggiunto da alcuni cervelli.

Ultimamente quello che ho letto più spesso in un particolare gruppo é l’ostentazione dell’amore incondizionato per il peloso di casa, ma abbinata all’ossessione della pulizia, dell’odore e dell’igenizzare.

Per come la vedo io, il mio pelosino ha il suo spazio, ha le sue ciotole, il suo cibo e poi del fatto che mi lasci il pelo in giro e vi assicuro che la muta di un coniglio si nota, o che ci sia del fieno per casa non m’interessa.

Altrimenti non l’avrei preso.

Perciò non capisco questi miriadi di foto di cagnolini con sotto la richiesta di “aiuto urgentissimo” per la pulizia.

Dovevate pensarci prima, ormai rilassatevi e godetevi il vostro pelosino.

…di variabili imprevedibili

Non trovo le parole per scrivere il post che vorrei.

Ho visto la foto di un tatuaggio di una persona e son rimasta male.

La frase che si è impressa sulla pelle è nello stesso tempo una dichiarazione di amore e di disprezzo per due persone a lei vicino.

Frase che in estate sarà visibilissima.

Per come conosco io la situazione, i messaggi di amore/disprezzo avrebbero dovuto essere invertiti.

Come ho sempre pensato, essere il genitore liberale ti porta ad essere l’eroe che ogni figlio vorrebbe, essere quello che cerca di guidarlo quello che gli impedisce di vivere nell’anarchia e nel divertimento.

Avrei voluto scrivere di più, ma questa volta ho temuto di entrare troppo nello specifico.

E forse ho scritto troppo lo stesso.

Non so.

 

Aggiornamento: Ho letto i commenti, no non riguarda assolutamente lEstraneo, altrimenti ci avreste visti come servizio di apertura al tg di studio aperto come notizia di cronaca nera.

😉

 

…di fatti, persone e cose non in questo ordine.

Prendiamoci idealmente per mano e recitiamo subito insieme un de profundis per il mio fu pc.

Dopo dieci anni (esticazzi direte…se aspettavi ancora un po’ a cambiarlo) di onorati e allegri momenti di cazzeggio ed anche altro,  il nostro fisso il cui processore negli ultimi anni dicevo che andava con la ruota mossa dai criceti è spirato definitivamente la scorsa settimana.

Marito si è già attivato per sostituirlo con qualcosa di media qualità, che sarà comunque una scheggia rispetto al nostro vecchio dinosauro.

Il dubbio era su un altro portatile o rimpiazzare il fisso, visto che il carrello pc era già accessoriato ed il budget limitato si è optato per un altro fisso, a cui Marito installerà Linux così per vedere l’effetto che fa.

lEstraneo è tornato dalla gita estera, contento e tranquillo.

No, non esaltatevi, la mia compagna di merende  ha giustamente scritto:

Estraneo is back again (che potrebbe essere una scritta da stampare sulla maglietta)

Il suo momento Prince è durato 48 ore, esattamente il tempo di smaltire la stanchezza viaggio e di esaurire i racconti anche un po’ preoccupanti di gente che ha trovato dove comprare erba, di chi aveva soldi per comprare il cellulare (?!?) di chi aveva con sè cinquecento euro (un po’ sporchi d’erba), ma anche di cibo, di cose viste e cose comprate.

In generale essendoci anche noi rigenerati, perchè siam sinceri quattro giorni lontani son stati davvero una manna dal cielo ci siamo avvicinati ad una nostra versione più “scialla e su da doss” perciò certi suoi modi di fare ci circondano come effluvi di una palude maleodorante ( mettetevi  sopravento quando sostate vicino alle ascelle di un adolescente), ma non ci impestano.

Come avrete visto nelle foto a fianco la Fr@ è ormai completamente assorta dai cavalli, li ama, li accarezza, li striglia, li bacia come se non avesse fatto altro e noi che la guardiamo da fuori la osserviamo con il cuore contento, perchè i suoi occhi che ridono sono così belli che non ci stancano mai.

 

 

…quando la realtà supera la fantasia

Ieri sera ho seguito le invasioni barbariche divertendomi molto perchè seguivo anche su twitter i vari commenti e partecipando anch’io nel mio piccolo.
Al momento dell’intervista di Michele Serra ho seguito con più attenzione, non perchè non sapessi nulla sull’argomento del suo libro, ma appunto perchè vivendolo ogni giorno volevo avere ancora una volta un riscontro e conferma che non siamo gli unici a dover combattere contro calzini ammazza cristiani, disordine perenne, rispostacce e arronganza.

Beh lui simpatico e simpatica la risposta (a quanto pare vera del figlio) ” è l’evoluzione della specie” Ma se questa è l’evoluzione rivoglio l’uomo primitivo, almeno esiste un margine di miglioramento.
La parte dei cassetti aperti e ante dell’armadio spalancate é vera,confermo tutto.

Qui ci si incazza come al solito, si risponde male come al solito, si sbattono le porte,ci sono i quattro e mezzo come al solito, si decide che in casa nel pomeriggio non c’è posto per tutti, o noi o lui e perciò noi ce ne andiamo a farci un giro in città grande a respirare un po’ di movimento consumistico ed a rilassare i nervi sparlandogli alle spalle ed inveiendogli contro.
Riusciamo a comprare dei canederli da una bancarella altoatesina, il portafoglio per mia madre ed una borsa nuova per me scontate e tornando in auto mentre il marito guida , il sole cala dietro le montagne che sembrano così vicine, ma invece sono lontane,guardo dal finestrino l’orizzonte e gli dico “guarda che bello si vede il Monviso” e lui “non lo vedo perchè davanti ho un bel-viso” e ridiamo della sua frase da acchiappafighe…che ogni tanto (ultimamente troppo) ci scordiamo di quanto eravamo scemi prima che il mio ovulo e il suo spermino creassero quella specie di essere alieno che vive in casa nostra.