…di non è mai troppo tardi

I migliori anni della mia vita appena trascorsa li ho passati a lamentarmi delle mie unghie.

Sono stata un’accanita onicofagica, poi sono passata alle pellicine, ultimamente solo in caso di nervoso a mille mi dedico al torturamento delle dita

Da almeno un paio d’anni faccio la manicure dall’estetista con applicazione dello smalto.

In questo modo sono più trattenuta dal tormentarla perché ci spendo dei soldi.

La scorsa settimana in occasione della comunione di mia figlia ecco che mi lancio sullo smalto semipermanente.

La domanda mi è venuta molto spontaneamente…

Perché diamine non l’ho mai fatto prima?!?

È una figata assurda, specie che con il mio lavoro lo smalto normale dura due giorni al massimo.

Ne sono diventata una fan.

Penso che per un po’, tempistiche organizzative permettendo, lo applicherò ancora.

Il gel al momento non mi attira molto, spesso ho visto le clip staccarsi o avere forme strane.

Il mio nuovo vizio estetico è il semipermanente.

…di cerimonie

Domani sarà di scena la Fr@.

Tutte le attenzione e gli sguardi pieni d’amore per la nostra princess.

La Fr@ riceverà la sua Prima Comunione.

Tutto é pronto.

Le prove in Chiesa, la confessione, i posti assegnati.

Il ristorante, gli addobbi, i piccoli particolari.

Tutto pronto per festeggiare questa bambina dagli occhi verdi ed il sorriso sempre pronto.

…di film

Continuano le nostre incursioni cinematografiche grazie al bonus diciottenni

La scelta questa settimana è caduta su l’isola dei cani.

Siamo andati alla cieca, fidandoci della recensione di Guido Bagatta (Guido al cinema, radio Deejay), solitamente molto critico aveva promosso quel film.

Ascoltando che era un cartone ambientato in Giappone mi ero fatta l’idea che fosse un anime, invece no é tutt’altro.

Come al solito non mi addentro sulle tecniche e su di una vera recensione perché non ne ho le conoscenze, posso solo dire che non è adatto a bimbi piccoli, il titolo trae in inganno ed infatti davanti a noi c’era una bimba di cinque anni che si stava “rompendo le scatole”.

Nostra figlia avendone più di otto é riuscita a seguire la storia.

A noi adulti la storia é piaciuta e siamo rimasti in apprensione per una buona parte del film.

Questa esperienza ci ha insegnato di controllare sempre i trailer e di non andare più alla cieca.