…di scelte.

Il mondo dello sport ha sostanzialmente tre tipi di genitori che seguono le imprese dei figli.

I normali, quelli che accompagnano, riprendono, salutano e si fanno i cavoli loro.

I ruffiani o lecca lato b, che sorridono a tutti, mettono sempre la testa nell’area allenamento, diventano amici degli allenatori, se c’è da fare qualcosa sono in prima fila.

I rompiballe, quali a cui non va mai bene niente, gli orari, la palestra, i materiali, i colori, il genere umano in toto.

Poi ci siamo noi.

Dopo anni di calcio abbiamo sviluppato l’intuito di capire chi abbiamo davanti, sentiamo puzza di leccaculo da lontano.

Noi facevano parte dei normali, poi una questione della scorsa primavera ci ha fatto incazzare a livelli molto alti.

Abbiamo passato l’estate a pensare al da farsi, sono maturate nel tempo diverse versioni sino al raggiungimento della decisione che noi non siamo capaci di leccare il culo.

Perciò rompiamo i coglioni.

Rompere però in modo intelligente, esponendo dei fatti e lanciare la responsabilità di ciò che avverrà nelle prossime settimane nelle mani di chi ha interesse ad avere le quote associative.

Dopo aver parlato ed essermi svuotata le scarpe dai sassi, risalendo in auto con la radio accesa la prima notizia era l’arrivo di un nuovo uragano mio omonimo.

Ho riso.

Sì ero proprio arrivata e la soddisfazione é stata tanta.

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