Niglio é l’abbreviazione che si usa nel mondo lapino per dire coniglio.
Mi é strano parlare di “mondo lapino”, non avremmo mai pensato di esserne conquistati in così poco tempo.
Prima che arrivasse”bunny” l’idea era che dovesse stare in gabbia e libero solo in nostra presenza.
É durata un paio di giorni.
Il niglio non lo si può tenere chiuso, é un animaletto a cui piace girare, curiosare, implorarti mentre stai cucinando di allungargli un pezzo di sedano.
Il niglio quando rientra a casa ti saltella in circolo intorno ai piedi, si lascia prendere in braccio e ti guarda con quel musino sempre in movimento.
Il niglio si fida di noi quando lo accarezziamo e lui si stende a mo’ di tappeto e socchiude gli occhi.
Il niglio ci ha fatto diventare deficenti, entriamo in casa ed i ciaaaooo amore si sprecano.
Il niglio ci ha provocato cervicali iniziali perché avevamo paura di pestarlo, lui è silenzioso ed anche se lo vedi lontano, in un batter di ciglia te lo ritrovi vicino ai piedi come se fosse teletrasportato.
Il niglio ci ama e noi amiamo lui.
…a chi mi dice, ma non è un cane o un gatto, no infatti non lo é.
É un coniglio, ma non per questo é meno degno di essere amato e coccolato.