…di certezze

Numero noto.

“Buongiorno, qui è la segreteria di XYZ”

“Sì, buongiorno”

“Parlo con la mamma di Estraneo?”

“Sì sono io, mi dica tutto”

” Signora, le telefono per dirle che purtroppo suo figlio non è stato ammesso alla classe quinta, mi dispiace”

“Guardi…a dir la verità mi sarei stupita di più del contrario”

“Mi spiace, speriamo che questi ragazzi capiscano e che il prossimo anno sia migliore, sono bravi ragazzi ed a volte sono solo un po’ sciocchi; l’aspettiamo in segreteria per la lettera da firmare”

“Va bene grazie, buona giornata”

Click

Sipario.

Una bottiglia di prosecco al tavolo due.

p.s. Mamma di Estraneo non consumerà le sue suole di scarpe per salire le scale di quella scuola.

p.p.s. Mamma di Estraneo ha incatenato e bloccato il suo miglior e pungente sarcasmo che scalpitava come una mandria di cavalli selvaggi, Lui avrà solo silenzio e indifferenza, lui si aspetta ovviamente una scenata, ma non l’avrà. Non avrà la possibilità di passare come vittima di questi terribili genitori che pretendevano ostinatamente dei sei in pagella.

 

37 pensieri riguardo “…di certezze

    1. No. Ho superato anche il senso di fallimento, abbiamo fatto di tutto e cercato di parlare in ogni modo. Non ci facciamo nessuna colpa. É tutto merito suo la bocciatura.

  1. Una mia compagna di classe venne bocciata tra la terza e la quarta, la madre la fece lavorare in fabbrica per due mesi d’estate per aiutarla a schiarirsi le idee, visto che diceva che non sapeva se voleva finire le superiori. A settembre era sui banchi più motivata di noi…
    Certo, erano altri tempi e si trovava lavoro più facilmente, ma le è servito più di qualsiasi scenata o ramanzina

      1. Si, ora è diverso, se è minorenne alla ditta non conviene proprio assumerlo

  2. Spiace tantissimo, inutile negarlo, ma la speranza è sempre che possa servire di lezione. Possibile che nemmeno un po’ di orgoglio?

    1. No, nemmeno per sbaglio e neanche vergogna, almeno in apparenza. Lui pensa ancora a rinfacciare che in quinta elementare per via di un brutto voto non lo facemmo giocare con la PS. Il suo maggior trauma infantile é questo, tutto il resto, i sacrifici, le vacanze, gli hobby, gli euro infiniti di benzina per il suo sport non valgono niente.

  3. Se ti può consolare….l’anno scorso ho ricevuto la stessa chiamata. Anch’io ho reagito
    come te, anche se avevamo già deciso di cambiare. Quest’anno dal punto di vista scolastico
    tutto OK. Purtroppo (te pareva) è arrivato un altro problema (che mi sarei veramente risparmiata)!
    Ciao cara
    P.S. Anche se commento poco, ti seguo sempre

    1. Ciao! Eh questi ragazzi!
      Cambiare adesso non ha senso, gli mancava solo un anno, poteva farcela, non ha voluto e adesso di anni cer ne metterà due.

      Spero nulla di grave e risolvibile.

      1. Noi abbiamo cambiato perchè era solo al secondo anno di liceo (non avrebbe avuto senso continuare con un indirizzo scientifico, quando proprio nelle materie scientifiche era totalmente negata) e quest’anno ha frequentato il secondo anno del turistico. Per il resto, ti scriverò in pvt.

        Ciao

        1. Avete fatto bene, capita di capire di aver sbagliato scuola e rimediarvi.
          Lui aveva sì detto che forse non gli piaceva, ma di alternative non ne aveva. Inoltre molte materie in cui era sotto erano puramente di studio.

  4. Mi spiace davvero 😦
    noi sapremo tra oggi e domani, io sto pregando che gli diano “solo” due materie a settembre.
    Trovo che un giustamente indignato silenzio sia la strategia migliore in determinati casi.
    Poi crescono…. prima o poi crescono.
    Bacio
    A.

  5. Anche se lo sapevi , fa sempre male 😦
    …..io passerei a qualcosina di piu forte del prosecco ….
    Vodka ??? prosit alla pazienza …..ooooohhhhhmmmm

  6. ps. l’anno prossimo soldi x cell e benzina x sport preferito in base ai risultati scolastici come incentivo.. provare..

  7. Mi spiace. Senza ricette né consigli, che, mi pare evidente, le avevate già provate tutte prima di arrivare qui. Crescerà, è ovvio. Ma nel frattempo resta l’amarezza del presente. Sul trauma della quinta elementare mi sono cascate…

  8. Dispiace molto anche a me: quando ho letto ti ho pensato, ho pensato a tutto quello che ci siamo dette, a tutto quello che avete fatto e passato. Non ci sono ricette, però pensate che solo in Italia “bocciare” è sinonimo di “perdere un anno”, che poi alla conta dei fatti se si recuperano le lacune è guadagnato, a usarlo bene. Se posso dare un consiglio, però, a scuola andate, altrimenti state dando anche voi a lui l’idea che non sia importante. Un abbraccio.

    1. Apprezzo la positività del tuo commento.
      Noi qui da molto tempo ormai siamo disillusi e non ci aspettiamo una redenzione o una presa di coscienza.

  9. Ciao Agrimonia, ti leggo spesso, ma è la prima volta che scrivo – forse perché il tema mi tocca. Sì certo, tra dieci anni si potrà ridere di questo, ma rimane il fatto che la bocciatura è una sonora perdita di autostima e fonte di tristezza per i continui confronti. Mica sono delle monadi isolate, sono circondati dai loro (ex) pari. Da insegnanti, amici parenti e conoscenti, ognuno con la sua opinione, che nessuno esita a tenere per sé. Sono solo i prof a dire che non è così grave… Mio figlio ha ripetuto la quarta, è vero che le materie in cui andava male le ha sanate, ma ne sono spuntate di nuove. È uno studente DSA, e non faccio che notare che ben pochi sanno/hanno voglia di capire come fare. Il messaggio è sempre: con tutto quello che abbiamo da fare/con lo stipendio che abbiamo, dovremmo anche metterci questo? Non so, io sono delusa dal sistema scuola, perlomeno dove stiamo noi. Comunque, tanto per tirarsi su, anche Umberto Veronesi è stato bocciato 2 volte al liceo… mia cugina ora prof bocciata in IV… suo marito professionista stimato pure… ce la faranno anche i nostri! (?)
    Un caro saluto,
    Paola

    1. Ciao Paola, grazie di aver scritto la tua esperienza. Sono un po’ delusa da tutto, faccio parte della generazione di mamme che leggevano libri del tipo i no che insegnano a crescere, ci siamo fatte un sacco di seghe mentali sul dosare la Tv e sui giochi intelligenti per poi avere ragazzi che fanno fatica ad esprimere un concetto di senso compiuto. La scuola in generale, quella frequentata da Estraneo sino a qui non mi ha entusiasmata, a parte qualche prof isolato sul resto non mi pronuncio. Dove arriva la linea di confine della responsabilità tra il ragazzo che non si strappa i capelli dallo studio e il prof che non riesce ad accattivarlo?
      Forse non sarà un anno buttato o forse si, questo lo vedremo il prossimo anno.
      In bocca al lupo per il tuo ragazzo.

  10. io concordo con chi dice che bocciatura (successo anche a me) non é cosa grave,
    ma anche con Paola. poi, una vera m..da quando succede quando manca solo un anno,
    certo che se non ha mai aperto libro va be..
    se ne farà una ragione..anche la mia fu una bocciatura comprensibile, mi ero presa un anno “sabbatico”….:)

    1. Ciao Lisa vedremo il prossimo anno se sarà più presente sullo studio, sarebbe bastato davvero uno sforzo minimo.
      Sicuramente il prossimo anno sarà riposato.
      🙂

  11. Ciao, ti leggo ora. Mi dispiace. Mi unisco al coro.
    Parla una madre di una ragazza che ha avuto sempre qualche debito a settembre in questi tre anni di liceo.
    Quindi, di una madre come te che le ha provate tutte, adesso qui va di lusso dire “comunque si va avanti, anche zoppicando”.
    Secondo me non è sbagliato chi ti ha dato il consiglio di provare con qualche lavoro. Ma non so se sia possibile con quest’Italia dove c’è un ostacolo per tutto.
    Ti abbraccio.
    Hai la mia massima solidarietà, non è una sconfitta di un genitore, come qualcuno che ha scritto qui, la bocciatura di un figlio, ma la mancata responsabilità di quest’ultimo.
    Alla lunga un anno non è nulla.
    Servirà per maturare, crescere, e pensare quali saranno le priorità nella vita.
    Testa alta e varca quella soglia, fai quei gradini, firma quel foglio e poi concediti un buon bicchiere di prosecco freddo per ricaricarti!

I commenti sono chiusi.