…di appuntamenti

L’appuntamento dall’estetista è prenotato almeno per tre mesi di seguito, specie se cade in periodo di ferie.

L’appuntamento dalla parrucchiera forse è meno regolare, ma anche facendo il colore da sola almeno ogni tre mesi una sistemata al taglio si fa.

Il giorno per darsi appuntamento per l’aperitivo tra amiche si trova sempre.

Perciò non ho scuse plausibili quando penso che dall’ultimo appuntamento sono passati quasi quattro anni.

Ci sono andata con un po’ di paura, sapendo che l’autoesame non è l’unica cosa da fare, ma solo una cosa da aggiungere alla diagnostica seria.

Sono stata fortunata.

E’ tutto ok.

Sul cellulare ho già segnato il memo per prendere il nuovo appuntamento il prossimo anno.

La sorte l’ho sfidata una volta, meglio non farlo una seconda.

 

…di educazione civica low cost

Automobile2 con alla guida Marito e quattro amici di Estraneo.

Seguiamo Io con Estraneo, un suo amico e special guest la Fr@ su automobile1.

Direzione: città grande dove ci attende altro gruppo amici nel locale scelto per i grandi festeggiamenti maggiorenni.

I ragazzi parlano e parlano e parlano, io guido silenziosa che c’è un tempo un po’ di merda.

Siamo quasi arrivati quando ecco che Estraneo sfoggia la sua prima pirlola di saggezza maggiorenne.

Mamma…

mmh?…

Ma…adesso la tessera sanitaria posso tenerla io?

(ovviamente avrete già capito il perchè)

Se non la perdi…però devi chiederla a tuo padre visto che ti segue lui per il calcio.

Ah…e…perchè? A cosa gli serve per il calcio?

Estraneo! La tessera sanitaria NON serve solo per prelevare le sigarette al self service, anzi quella in teoria è l’ultima cosa a cui dovrebbe servire, serve principalmente in caso di esami, ricoveri e prescrizione medicinali e come codice fiscale per documenti vari.

(in sottofondo risata del suo amico)

Ah…ok…non lo sapevo…e quindi? la posso tenere?

Ti ripeto, chiedila a tuo padre che ce l’ha lui nel portafoglio.

Nel frattempo arriviamo al locale, scendiamo tutti, pacche sulle spalle, si salutano chiamandosi coglioni, noi ce ne andiamo e la loro serata inizia.

 

 

 

 

…di 18 compleanni

… Quelli festeggiati da Estraneo.

Estraneo oggi compie 18 anni, stanotte a mezzanotte e due minuti l’abbracciavo forte, come ormai non siamo più abituati, e baciandolo gli dicevo : Sei diventato grande.

Se fa una cazzata é perseguibile penalmente.

Se vuole uscire da scuola può firmarsi la giustificazione.

Se vuole comprare le sigarette non ha bisogno di chiedere in giro o andare dal tabaccaio senza remore morali.

Se vogliamo lasciarlo solo a casa per andare in montagna non é abbandono di minore.

Estraneo caro, abbracciare il tuo corpo ossuto é stata una strana sensazione, da tempo ormai non c’è più il contatto fisico.

L’ultimo forse, a parte gli auguri di Natale, é stato qualche tentativo di darti un calcio in culo.

Non so se questa cosa ti manchi, non me l’hai mai detto, mi ricordo di noi due nel parcheggio scuola, tu novenne che non volevi darmi la mano e non volevi baci, lo sai che non avrei mai smesso di coccolarti?

Non l’avrei fatto nemmeno dopo, quando questo periodo di buio é arrivato a renderci tutti più nervosi, stanchi e irritati dallo stare insieme nelle stesse stanze.

Mi sembra ancora più lontano il tempo in cui ti lasciavi coccolare e pensavo che questa sarebbe stata una cosa che non avresti dimenticato, invece a quanto pare hai solo rimproveri da farci, le piccole punizioni che ogni genitore di questo mondo metter in atto per cercare di svegliare una coscienza scolastica assopita.

A tratti torni simpatico, ti piacciono questi genitori curiosi del buon mangiare, perché i momenti in cui torna armonia é quando ti proponiamo ristoranti o piatti sfiziosi.

In questi anni ciò che mi fa sorridere di te é questa avversione per la pasta al pomodoro, compensata dall’amore per il sushi e tutto il resto di varietà gastronomica che stai conoscendo e che ti fa stupire di non averla mangiata prima.

Sai Estraneo, ci sono giorni in cui veramente ci stai talmente “antipatico” che davvero non vediamo ora che tu prenda quella porta e ciao.

É faticoso in questi anni volerti bene e non sempre l’ho fatto, ci sono stati giorni in cui ti ho odiato ( e sicuramente la cosa era reciproca), cercavo dei motivi per volerti bene e non li trovavo, l’unica cosa che ci teneva legati era la mia fatica nel metterti al mondo e non nego di essere arrivata stremata e stanca dei litigi a maledire anche quello di giorno.

E poi…

Poi ci sono quei giorni in cui rimaniamo stupiti di come invece sei generoso, simpatico e di buona compagnia, di come sei dolce con tua sorella e di come nei momenti critici con i tuoi amici sei maturo e sai prendere in mano la situazione e risolvere il problema. Sei stato tu due volte a chiamare il 118 e instaurare il dialogo con l’operatore sanitario per aiutare il tuo amico che si era fatto male. Sei stato bravo e noi siamo stati tanto orgogliosi di te.

Dopo tanto discutere e rancore ( ed ancora ce ne sarà) avere queste piccole isole felici ci servono per capire che forse non abbiamo sbagliato tutto, che sicuramente qualcuno dei nostri insegnamenti l’hai assimilato.

Tanti auguri mio caro Estraneo, il mondo dei grandi ti aspetta, cerca di fare del tuo meglio.

Ti voglio bene.