Nei blog vanno e vengono diversi nik, alcuni tornano, altri sono di passaggio, quando si vede un nuovo nome è cortesia andare a conoscerlo.
Forse è ormai un anno o più che ho conosciuto Lilaccci de Le mie prigioni
Lei ai tempi lavorava in un call center.
Sì potrebbe benissimo aver parlato con voi mentre stavate correndo in bagno, cambiando un pannolino, far saltare la frittata.
😀
Mi è piaciuta subito, ed ha confermato la mia idea che di certo anche loro non si divertono a telefonare a casa delle persone e lo sanno a volte di essere invasive.
L’ho letta sempre volentieri per il tono ironico che ha saputo mantenere pur nel raccontare un lavoro bistrattato, poco pagato e pure bersaglio delle peggio parole.
Beh da qualche mese Lilaccci è diventata Dalila Coviello autrice di Alice nel paese dei call center
Ho comprato l’edizione per kindle e l’ho letta durante le vacanze.
E’ una lettura scorrevole e divertente, autoironica e mai lagnosa anzi pur con un sorriso amaro la protagonista cerca di non perdere la speranza di trovare un lavoro pagato il giusto ed in cui sia considerata persona e non una postazione da poter rimpiazzare dall’oggi al domani.
Se ne avete voglia potete passare dal suo blog a conoscerla e poi potreste acquistare il suo libro.
Auguri Dalila, per la tua avventura, la soddisfazione di poter pubblicare le proprie parole è davvero grande e il fatto che facciano passare anche il tempo di lettura in modo piacevole lo è ancora di più.
Grazia cara, guarderò la segnalazione molto volentieri. Anche da me, oggi, libro!
Un blog da leggere! Provvederò sicuramente ^_^
Agri, arrivo come sempre in ritardo a leggere… Ma arrivo! Grazie di vero cuore, hai colto l’essenza di quello che ho cercato di dire e fare: regalare una nuova prospettiva e anche un sorriso, possibilmente! Alice e’stata questo, per me (oltre l’immensa soddisfazione personale di essere ‘scelti’ da una casa editrice!). Ti abbraccio!!! 😊