…di un libro

Vorrei parlarvi di un libro.

Per me è speciale perchè l’ho comprato d’impulso con il cuore di mamma.

L’ho acquistato e regalato a Natale ad Estraneo, è stata una scommessa, perché c’era un’alta possibilità che rimanesse intonso, solo e abbandonato a far numero.

Estraneo, pur essendo stato un ascoltatore ed un lettore bambino entusiasta, con il tempo ha perso quest’abitudine.

Lui dice perché deve già leggere quelli assegnati dalla prof.sa, io penso solo che sia pigrizia digitale.

Dopo questa noiosa e forse inutile premessa vi svelo che ho regalato ad Estraneo l’autobiografia di Dino Zoff “dura solo un attimo, la gloria”.

Come forse ho già scritto in passato Estraneo gioca come portiere, e quale lettura migliore poteva essere se non questa? Forse sono legata a Zoff dal ricordo della mitica vittoria ai mondiali  di Spagna, ma l’ho sempre visto come una “persona seria” lontanissima dall’immagine glamour del calciatore personaggio di questi ultimi anni.

Mentre girovagavo per la libreria ed ho visto la sua copertina ho avuto la rivelazione, regalare ad Estraneo uno scorcio di serietà e di impegno serio di un mondo troppo contaminato dagli interessi privati e non solo in seria A.

Lui appena l’ha aperto ha fatto una faccia strana “…xxo un libro?!?” poi ha iniziato a dare una lettura a caso, la stessa che ho dato io e che mi ha fatto decidere di acquistarlo, poi ha iniziato con calma ed infine l’ha letto in tempi brevi.

” ho iniziato a leggerlo e non riuscivo a smettere” è la frase più bella che si possa dire su di un libro.

Ne è rimasto contento, gli è piaciuto molto e mentre ci raccontava cosa aveva letto si trovava d’accordo con i pensieri del portiere Zoff.

Istinto mamma-Estraneo 1-0

🙂

 

…lEstraneo dal cuore tenero

E’ successo che una sera io e Marito avevamo un impegno, a cui partecipare entrambi non era obbligatorio, ma pensavamo che fosse una cosa buona e giusta.

Per tempo abbiamo avvertito Estraneo che sarebbe stato lui l’addetto alla vigilanza della Fr@.

Lei istruita per tempo che doveva ascoltarlo, a lui abbiamo raccomandato indulgenza.

Siamo usciti che entrambi erano sul divano con un film cartone che incontrava il favore di entrambi, ma ufficialmente solo della Fr@.

Siamo rientrati che la tv era stata spenta, lEstraneo ritirato nei suoi piani alti e la Fr@ al piano terra beatamente addormentata e coperta con vicino il suo cagnolino.

Estraneo l’hai convinta ad andare nel letto?

Ma va’ mentre guardava il film le si chiudevano gli occhi e lei cercava di resistere, quando è finito  si è addormentata e l’ho portata io in braccio nel letto.

Quando tutte queste lotte e la quindiciannite sarà terminata, quando riusciremo ad uscire dal tunnel sarai un fratellone che lo invidieranno alla Fr@, ne sono sicura.

Già si vede ed è bello e giusto.

…di film

Ieri sera dopo aver aver visto il finale di stagione della nostra serie preferita di buoni sentimenti, ho fatto un veloce zapping.

Ero decisa dopo la scorsa ai canali tv di andare subito a letto, ma mi sono imbattuta in una visione che vale la pena guardare, che di quel che è successo ne rimanga sempre una memoria, anche se si direbbe che di orrore l’umanità non ne ha ancora abbastanza.

Memory of the Camps

Ieri sera è stato trasmesso su rai tre con il titolo di Night Will Fall.

Messaggio pubblicitario letterario

Nei blog vanno e vengono diversi nik, alcuni tornano, altri sono di passaggio, quando si vede un nuovo nome è cortesia andare a conoscerlo.

Forse è ormai un anno o più che ho conosciuto Lilaccci de Le mie prigioni

Lei ai tempi lavorava in un call center.

Sì potrebbe benissimo aver parlato con voi mentre stavate correndo in bagno, cambiando un pannolino, far saltare la frittata.

😀

Mi è piaciuta subito, ed ha confermato la mia idea che di certo anche loro non si divertono a telefonare a casa delle persone e lo sanno a volte di essere invasive.

L’ho letta sempre volentieri per il tono ironico che ha saputo mantenere pur nel raccontare un lavoro bistrattato, poco pagato e pure bersaglio delle peggio parole.

Beh da qualche mese Lilaccci è diventata Dalila Coviello autrice di Alice nel paese dei call center

Ho comprato l’edizione per kindle e l’ho letta durante le vacanze.

E’ una lettura scorrevole e divertente,  autoironica e mai lagnosa anzi pur con un sorriso amaro la protagonista cerca di non perdere la speranza di trovare un lavoro pagato il giusto ed in cui sia considerata persona e non una postazione da poter rimpiazzare dall’oggi al domani.

Se ne avete voglia potete passare dal suo blog a conoscerla e poi potreste acquistare il suo libro.

Auguri Dalila, per la tua avventura, la soddisfazione di poter pubblicare le proprie parole è davvero grande e il fatto che facciano passare anche il tempo di lettura in modo piacevole lo è ancora di più.