…di materiali

Più che il caro libri a noi è il materiale che ci costa.

Dopo aver corredato la Fr@ di 24+24 pastelli, gomma, matita, astuccio, libro ecc. ecc.

E’ stata la volta di Estraneo, il ragazzo (supportato dal papà) ha ceduto al fascino di una confezione da dodici di biro, qualche matita, dei quaderni, fogli protocollo (il cui uso è notoriamente quello di finire accartocciato in antri nascosti dello zaino) e poco altro.

Se per la Fr@ le uniche richieste che arrivano ogni tanto sono di pacchetti di fazzoletti per l’Estraneo son altri dolori.

Ieri è arrivata la richiesta del regolo areonautico  prontamente procurato presso l’areoclub alla modica cifra di euro 38,00.

Visti i precedenti di Estraneo che in due anni e un mese scolastico di superiori ha perso, distrutto, frantumato due calcolatrici (di cui una d’epoca del Marito che l’ha usata nei suoi cinque anni di superiori) tre compassi, 15 biro, sei squadre finite tutte spuntate, due valigette in plastica senza contare le gomme e le matite ecco che si è reso necessario un incontro tra le parti interessate.

La parte pagante ha velamente, ma fermamente minacciato il distruttore di ripercussioni gravi se il suddetto strumento, ed anche il resto, non arriva integro al quinto anno scolastico.

Pare che l’imputato abbia accolto le minacce.

…di i ragazzi stanno bene

Le amanite in gola ad Estraneo dopo sette giorni di antibiotici sono scomparse.
Lui, il ragazzo, si é rivelato un vero uomo.
Lamentoso, noioso e insofferente.
Dalla scuola arrivano le prime richieste di materiale specifico del triennio, l’atteggiamento é sempre quello da cazzeggio morbido, ma non estremo.
La Fr@ ha superato indenne una settimana completa di asilo.
Ci hanno proposto di continuare con un corso di baby volteggio, ma non ci sentiamo di prendere un impegno simile, primo perché é ancora piccola ed inoltre avendo già Estraneo con le sue partite a limitare il fine settimana preferiamo iscriverla a qualche attività da svolgere in giorni feriali anche se la scelta é molto ridotta, avrei la necessità di un mio ologramma che provveda a portarla in palestra.
E noi? Marito dopo un mese ininterrotto di lavoro, causa ferie del suo collega, si é preso quattro giorni di riposo e nel pieno delle sue facoltà mentali e conscio delle conseguenze mi ha proposto di andare da IKEA in uno di questi giorni liberi.
Giuro che non ho esercitato alcuna pressione psicologica o messo in atto azioni repressive o intimidatorie.

…di scoperta dell’acqua calda

Non é un segreto che il mio spazio corporeo nell’ultimo anno si sia pericolosamente allargato.

La scusa più comoda era un’eventuale tiroide pigra magari dovuta al giro di boa dei quaranta, oppure alla gioia inebriante nel consumare il rito dell’aperitivo.
Invece grazie alla condivisione di abitudini con Alle ecco che mi procuro un pedometro, cosi per vedere i miei passi giornalieri.
Una rivelazione.
Io, nota anche come “culo di piombo” in solo una mattinata di lavoro ho macinato passi come se avessi fatto un’ora di cyclette.
Il fatto rilevante é che di solito a casa non faccio tutti quei passi e sulla cyclette é da poco che ho iniziato a pedalarci con una certa frequenza.
Da qui ecco spiegato l’aumento di peso.

Senza questo piccolo aggeggio non l’avrei mai capito o comunque non in modo così chiaro.

Quindi, festeggeremo con uno spritz la scoperta che l’attività fisica permette di rimanere in forma e diamoci da fare.

Chi ben inizia…

Il blog della Fr@

Così, tanto per aggiornare che abbiamo vinto il primo giro di antibiotico.

Febbrina, placche a iosa e quattro gironi di antibiotico.

Tiè, prendi e porta a casa.

Anzi lei è rimasta a casa, ma ha già ripreso.

Qui dobbiamo testare la resistenza e la forza di recupero che il prossimo anno mica si può rimanere settimane intere assenti e venir sommersi di schede da colorare e recuperare.

Che poi se fossero sempre e solo placche io firmerei subito.

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