Mammaoggi(non)lavora di passaggio per la pianura è stata placcata dalla sottoscritta, quasi a metter un’ ipotetica sbarra da non oltrepassare se prima non fosse stato consumato un pranzo insieme.
Occasione da cogliere al volo visto la distanza tra noi compagne di merende, di ore e ore di conversazioni su skipe, di esperimenti linguistici con google translate che tanta soddisfazione ci ha dato e risate in abbondanza, di obbrobri da digitazione sulla tastiera a volte incomprensibili anche a me che scrivevo, ma perfettamente chiari a lei. Ironica, intuitiva e sagace, una pensa e l’altra finisce la frase e tutto alla fine anche l’argomento più pesante e serio trova una chiusa finale positiva e sdrammatizzante.
Così è stato, con tutta la sua bella famiglia, con la Minima che elargiva sorrisi a due denti a tutti e che si è lasciata coccolare da questa zia virtuale.
Gli abbracci infiniti e l’emozione di vederci dal vivo mi ha inumidito gli occhi “non farmi piangere che non ho il mascara watherproof” le ho detto e ci siamo strette di nuovo.
Gli occhi limpidi e vivaci dei suoi ragazzi e il suo Uomo che è vera roccia.
Ti voglio bene, ma proprio tanto.