Immaginate una signora Prof.ssa (inteso come una donna coi controtacchi) per chi la legge modello ‘povna per interderci.
Bene, immaginate dicevo, questa prof.ssa che dice in un momento di pausa spiegazione “fate quello che volete”, visualizzate la parete in fondo, sì quella bianca ecco proprio quel banco che vede due compari vestiti con felpa nera e mano che rialza i capelli a getto continuo, due compari che se si vestissero di bianco sarebbero tutt’uno con il suddetto muro, quasi incastonati a farsi bellamente i cazzi loro (con i prof ovviamente che non hanno i controtacchi), fatto?
Ecco, immaginate uno dei due che (non) a caso chiameremo Estraneo, che prende le cuffiette del cellulare e le infila nelle orecchie.
Siete basiti?
Bravi, anche la prof.ssa, che pur stimando quel pirla lì che abbiamo chiamato Estraneo è rimasta scioccata ed a chiesto ad un altro ancora più scioccato padre (che veniva da tre colloqui di materie naviganti sul tre) “cosa sta succedendo?”
Il padre, che stima la prof.ssa gli ha chiesto come mai se tutti si sono accorti che quei due figuri lì in fondo fanno i cavoli loro non li hanno ancora spostati.
“Professoressa, lei che forse è una delle poche che quel pirla lì rispetta ci pensi lei, noi facciamo la nostra a parte, ma anche voi aiutateci, scrostatelo dal muro!”
La prof.ssa ha dato un giro di lima ai tacchi ed ha detto che ci pensa lei.
E questa non è nemmeno la cosa più brutta….quando mi passa la nausea a pensarci forse riesco a scrivere qualcos’altro.
…ma non ho cacciato un urlo, nemmeno uno, ero troppo nauseata e delusa e tanto oramai ho capito che non serve.
Ci sono nuovi piani di guerra da pianificare.