Ho scritto in risposta al commento di patrizia che affermava che mi leggeva arrabbiata che ero oltre.
Sì certo dai post sicuramente traspare una certa incazzosità, che appunto a questo serve il blog a sfogarsi, come una volta c’era il quadernetto della psicologa in cui ti faceva scrivere i sogni e le azioni quotidiane degne di nota.
Ecco il blog è diventata una grande seduta aperta a tutti.
Arrabbiata? un po’ sì, ma come dicevo a lei oramai sono oltre, oltre l’incazzatura, oltre allo perdere il controllo di me, oltre al fuoco dentro che divora, alla rabbia cieca e incontrollata.
No, adesso mi viene da ridere, ovviamente amarissimo, ma rido perchè alla sua stupidità non vedo limite ed il bello è che non la vede nemmeno lui.
Lui non lo fa, ci è proprio diventato un grande pirla.
E in questo caso io non posso fare niente altro che lasciarlo andare, vai per la tua strada sentiti figo e intelligente salvo poi perderti in niente perchè ha tante parole con noi, ma poi fuori sembra una mucca davanti al treno con a chi ricopre un ruolo superiore a lui.
Potrei scrivere l’ultimo episodio di ieri sera per il quale Marito mi ha persino detto questa è da scrivere nel blog, ma adesso non ne ho voglia perchè sto scrivendo di me.
Scrivo di me mamma che si è rotta i coglioni di suo figlio come forse lui si è stufato di me, ma quello che mi lascia un po’ pensierosa è che dargli la minima considerazione mi fa proprio stare bene.
E qui forse trovo riscontro la vecchia frase filosofica “che i figli non sono nostri, ma persone nate per andare per il mondo”
Ecco non arriverà mai troppo presto il momento in cui se ne andrà fuori dalle scatole lui e il suo egocentrismo.
E questo lo dico con molta serenità, il tempo del dolore e del sentirmi fallita è passato, non credo che sia un bene, ma per adesso è così.