Forse dovrei scrivere NoN Dialoghi.
Antefatto:
Aveva chiesto di andare stamani in un città vicina opposta alla direzione scuola con dei suoi compagni a fare colazione, l’idea era di partire già alle otto del mattino vestito e borsone calcio al seguito perchè non ci sarebbe stato il tempo tecnico dei treni per tornare a casa a prendere borsone e divisa ed io come ho già detto non gli regalo il mio tempo, per poi tornare in direzione città scuola/calcio per essere alle 13 prelevabile dal dirigente squadra.
Doveva in teoria ieri sfrantumarsi sui libri (allenamento permettendo), ma così non è stato perchè per ben un’ora (poi sono uscita) è rimasto sul letto ad ascoltare musica e cazzeggiare con il cellulare.
Marito ha deciso, dopo indecisioni varie e pareri chiesti in cui io ho espresso il mio no, ma che lui era liberissimo di ignorare perchè in questo periodo non lo vorrei nemmeno in casa figuriamoci “premiarlo” anche per dei voti che non ci sono, che no non sarebbe andato.
*Motivazione: Ti alzi presto tutta settimana, usa il sabato per dormire un po’ di più fai i tuoi compiti visto che settimana prossima ci sono verifiche importanti, nel pomeriggio vai a giocare e al limite organizzatevi per la sera o per la domenica.
Avete presente la bufera di due giorni fa? Non è stato niente.
Di vaffanculi e stronxi che son volati li abbiamo solo intuiti specie dai passi pesanti con cui camminava e dallo sbattimento di porte e noi niente….zitti.
Stamani uguale, ho assistito ad altri vaffanculi e porcamerda (kikki cit.) che volavano impetuosi e porte che son rimaste miracolosamente attaccate agli stipiti, ma sono contenta di me che non ho alzato un sopracciglio, solo in un momento ho perso la freddezza e gli ho detto che se non andava bene quello che c’era per il panino poteva uscire a prendere qualcos’altro, uh! mi ha risposto come se avesse uno scorpione in bocca!
Beh ma ben mi sta, mai uscire dalla strategia del silenzio che si è dimostrata vincente.
Un’altra cosa di cui sono stata “contenta” è che cercava un’indumento che usa per giocare, ma io una volta lavato e messo in camera sua non ne rispondo più e lui NON sapeva dov’era. Non servirà di sicuro la prossima volta a fargli tenere ordinate le sue cose, chissà magari avrà pensato che l’avevo nascosto comunque ha toccato con mano il suo disordine.
Insomma ha già fatto scontare la sorpresa piacevole del tovagliolo di carta dell’altra sera.
Aperitivo?
*questa motivazione sicuramente non l’ha capita perchè è una considerazione adulta e non da adolescente, lui avrà recepito solo “mi dicono no per non farmi divertire”
è dura…….
vivo sulla pelle i silenzi e le porte sbattute……
so cosa vuol dire…….
marcello
sì è sicuramente melgio una discussione costruttiva, ma nel mio caso non ci capiamo e perciò il silenzio è il meno peggio
e a me invece fa rabbia il loro silenzio perchè vedo che avrebbero da dire e molto…..e invece non risolviamo niente…..
marcello
andando avanti come prima rischiavo di farmi le flebo di lexotan, così almeno mi sono “centrata” e non mi divoro al pensiero di lui che non capisce un caxxo, ho cambiato io.
Molte volte si deve fare cosi…..e credo che sia capitato anche a noi….
Marcello
Ma perchè si trasformano così? uffi non si può by-passare l’adolescenza?!
a quanto pare no….dai magari sei fortunata
C’è una cosa che comunque non riesco a togliermi dalla testa. Se vent’anni fa (mica un secolo) avessi rotto i maroni, che dico la metà, facciamo il20%, dell’Estraneo, mi avrebbero scatafasciata di calci in culo, altro che strategia del silenzio. La nostra generazione è troppo civile, lo dico sempre all’uomo…
Ho pensato la stessa cosa tempo fa, meno discorsi filosofici e un calcio in culo di più. Quello che mi faceva “impazzire” era che lui ha tutto quello che può servire al suo divertimento, io alla sua età avevo forse un decimo delle sue possibilità e quindi non capivo perchè doveva rompere la palle così.
La risposta più semplice è che l’adolescnete di oggi non è da paragonare a quella di 25 anni fa (emh emh) sono sempre ragazzi che devono mettere alla prova i genitori, noi siamo i loro nemici, noi li puniamo se non vanno bene a scuola, noi dovremo dire sempre e solo sì, se diventa anche solo un nì è guerra, non capiamo un caxxo siamo stronxi.
noi siamo genitori e loro sono adolescenti. stop
I nsotri ruoli sono questi c’è da sperare di non far troppo spargimento di fegati
È che per ora la vedo dura, durissima. Loro non fanno un passo. Mia figlia stamattina è tornata da scuola e ha trovato la sua stanza esattamente come l’aveva lasciata al mattino (come se fosse scoppiata una bomba fra vestiti e libri sparsi sulla scrivania e sulla sedia)…. credi che abbia fatto qualcosa?
Io non so proprio più che strategia attuare!
Io non raccolgo vestiti, deve metterli lui nel cestone e poi secondo i miei tempi laverò e stirerò se cerca qualcosa di particolare sono affari suoi poteva metterli prima a lavare, idem per l’ordine, non tocco niente se devo passare l’aspirapolvere gli chiedo di raccogliere le cose da terra (non di mettere ordine)
Sono senza parole… credo che sia veramente difficile come situazione.
Anch’io non mi sarei mai potuto permettere di tenere un atteggiamento del genere a casa, non sarei sopravvissuto… ma la verità è che forse a noi non sarebbe mai nemmeno venuto in mente di rispondere in quel modo!
E la Fr@ di fronte a queste uscite come si comporta?
lei è tenuta alla larga da queste discussioni, anzi un Estraneo incavolato entrando pesantemente in salotto ha urtato il suo passeggino e lei lo ha subito ripreso con un hei più grande del suo metro di altezza “hei rimettilo a posto che deve stare dritto” e lui ovviamente ha obbedito 😉
Sinceramente anch’io mi ricordo che nel silenzi della mia camera mandavo fuochi e scintille ai miei genitori, però ecco, la cosa da smettere eè paragonare NOI a LORO, sono davvero altri tempi in cui la vecchia scarpata non ha senso se non liberatorio di una rabbia che divora, trovo che in questo momento il sù-da-doss sia molto molto melgio
Concordo con te, sebbene non siamo molto distanti come generazioni (molto meno di quanto non lo fossimo noi con i nostri genitori) i paragoni non hanno senso e rischiano di fuorviare il problema.
E’ un punto cruciale questo, finchè non si riesce a superare questa idea non si va avanti.