In queste sere di afoso caldo di pianura le finestre spalancate sono d’obbligo, così arrivano alle nostre orecchie suoni vari e variegati.
Il rombo dei potenti motori che si fanno centocinquanta metri tiratissimi per poi fermarsi al semaforo.
Scooter che dal suono della marmitta di originale avranno solo la sella.
Gruppi di ragazzi ridanciani dove le uniche parole ripetibili sono le congiunzioni.
E poi la musica.
In linea d’aria dista centro metri da casa mia l’edificio dove la banda musicale del paese si riunisce per le prove.
In questo periodo preparano i pezzi per il concerto che si terrà durante il periodo della festa di città, così si passa da musica da balera al tango appassionato a firulì firulà tipico del repertorio e poi brani moderni ed attuali con anche un new york new york che il classico si sa piace sempre.
Così riempire il filo per il bucato, schivando le zanzare ed anelando un sospiro d’aria è ad ogni modo piacevole e mi chiedo chi sarà quello che sbaglia l’attacco con la tromba visto che sono fermi nello stesso punto già da un po’.
E’ vero l’estate con le sue finestre aperte porta la città in casa attraverso i suoi rumori e fa sentire tutto più piccolo, più vicino, più quartiere anche in una metropoli come Milano.
eheheh noi siamo già sul piccolo perciò sentiamo anche i vicini che litigano
devo dire che da noi i suoni della banda arrivano “a ogni giro di santo”, ché, come ben sai, le processioni si susseguono numerose, pure alle dieci di sera….
ah le prove con i firulì firulà, hai reso benissimo l’idea 😀
stasera niente musica, penso domani…..eheehhe il clarinetto jaaaaz
Un’atmosfera estiva, della quale i suoni di tutti che si mescolano fanno parte. Bello!
sì ci fosse un po’ più di aria e meno zanzare si starebbe benissimo seduti fuori
Qui nella cittadina padana vivendo sopra alla tangenziale l’unicio rumore è il rombare sordo e continuo delle auto, altro che musica! Ma è bello anche solo il poter restare fuori in terrazza, seduti al buio, con un buon gelato tra le mani a pensare alle musiche altrui ^_^
uh immagino che dopo un po’ ci si abitui al via vai di auto…mi ha sempre fatto impressione Genova con l’autostrada dentro la città, anzi è più giusto il contrario
Ciao Agri, sono tornata finalmente 🙂
Musica anche qui, soprattutto nel week end…e non è sempre piacevole, purtroppo. Un abbraccio.
tesssoro…avevo visto il tuo post ieri sera, ma il commento non è stato preso.
Sono contenta che stia andando tutto bene e stai serena ci vorrà quasi un annetto prima che tu riesca trovare il posto giusto alle tue cose nella casa nuova, non avere fretta e vivi tutto serenenamente. L’importatne siete voi due
Io perché mi tocca sorbirmi solo il latinoamericano, da queste finestre… Adoro questi post estivi, con le finestre (e le orecchie) appunti, ben aperte.
anni fa il bar vicino faceva i balli di gruppo di venerdì, per adesso niente, però recupero con la banda e le prove del “sanremo” locale