In queste sere di afoso caldo di pianura le finestre spalancate sono d’obbligo, così arrivano alle nostre orecchie suoni vari e variegati.
Il rombo dei potenti motori che si fanno centocinquanta metri tiratissimi per poi fermarsi al semaforo.
Scooter che dal suono della marmitta di originale avranno solo la sella.
Gruppi di ragazzi ridanciani dove le uniche parole ripetibili sono le congiunzioni.
E poi la musica.
In linea d’aria dista centro metri da casa mia l’edificio dove la banda musicale del paese si riunisce per le prove.
In questo periodo preparano i pezzi per il concerto che si terrà durante il periodo della festa di città, così si passa da musica da balera al tango appassionato a firulì firulà tipico del repertorio e poi brani moderni ed attuali con anche un new york new york che il classico si sa piace sempre.
Così riempire il filo per il bucato, schivando le zanzare ed anelando un sospiro d’aria è ad ogni modo piacevole e mi chiedo chi sarà quello che sbaglia l’attacco con la tromba visto che sono fermi nello stesso punto già da un po’.