Stasera Prince è tornato dall’allenamento con un viso piuttosto teso.
Un ragazzino amico di un ragazzo che gioca con Prince è stato travolto da un treno mentre tornava a casa da scuola, con due amici hanno attraversato il binario senza accorgersi del treno ad alta velocità che stava arrivando, due si sono salvati questo ragazzino no.
Ne abbiamo parlato un po’, lui pensava al suo amico perchè gli hanno detto che era davvero sconvolto perchè si conoscevano bene.
Io pensavo invece a quei genitori, ai progetti che avranno fatto per l’estate dopo la chiusura della scuola, l’hanno visto prendere il treno e poi non è più tornato, non giocherà più a calcio, non dovranno più raccogliere calzini puzzolenti dalla stanza, non potranno più incavolarsi per dei (forse) voti bassi.
Non avranno più un figlio.
Abbiamo parlato io e Prince, di come a volte noi genitori siamo dei veri fracassapalle, ma anche di come cerchiamo sempre e comunque di metterli in guardia dai pericoli esterni, non si può pensare di girare per la strada a piedi o in bici sentendosi invincibili.
Di cazzate fotunate ce ne sono poche, non bisogna sfidare la sorte.
La nostra vita continuerà, ci sono gli esami da finire, le ultime amichevoli da giocare, però forse anche un altro scalino sulla scala della consapevolezza è stato messo non con una gioia condivisa, ma ahimè con un dolore che ferma il respiro…