C'erano una volta due vecchietti che vivevano in una casa col tetto di paglia.
Si chiamavano nonna Micia e nonno Micio.
Un giorno nonna Micia preparò un dolce a forma di omino con il marzapane e lo mise a cuocere nel forno…
Ma l'omino si animò e fuggì cantando:
"Corre corre gente buffa e l'omino non acciuffa!"
Nonna Micia lo rincorse fino a perdere il fiato, ma non lo raggiunse.
Nonno Micio, che zappettava nell'orto, cercò di prenderlo ma l'omino scappò via facendogli "marameo".Poi fece "marameo" a due mietitori in un campo. Offesi, i mietitori rincorsero l'omino con le falci…
Ma si fermarono esausti, mentre lui continuava: "Corre corre gente buffa e l'omino non acciuffa!"
"Ti prendo!" disse Ilda Ippo, ma lui rispose col solito "marameo"…
La grossa Ilda gli corse dietro, ma l'omino scappò via ridendo e cantando.
Correvano i mietitori, correva nonno Micio…correva l'omino, ma Ilda dovette fermarsi.
Sempre correndo, l'omino rovesciò il bicchiere a una coppia di cani che faceva picninc nel prato.
"Che modi!" dissero insieme la moglie e il marito, seccati.
Per tutta risposta lo sentirono ridere e cantare: "Corre corre gente buffa e l'omino non acciuffa!"
Così scattarono anche loro al suo inseguimento!
Correva lui…correva lei…Ma alla fine dovettero fermarsi…senza riuscire ad acciuffarlo.
Avevano il fiato grosso e la lingua penzoloni, mentre lui cantava e rideva allegramente!
Poi l'omino arrivà fino al lago; sulla riva c'era una volpe che sonnecchiava. La volpe ascoltò sorridendo la sua cantilena, ma non si alzò neppure.Poi, mnetre già spuntavano i mietitori e nonno Micio, la volpe gli disse: "Se non ti sbrighi ti acciufferanno! Saltami sulla coda, e ti porterò dall'altra parte…" Così dicendo si addentrò nell'acqua.
La volpe si mise a nuotare. Poi gli disse: "saltami sulle spalle, se non vuoi bagnarti." L'omino eseguì prontamente. Sempre nuotando, la volpe disse: "Saltami sulla testa, se non vuoi bagnarti." E l'omino si arrampicò sul suo cappello.
E la volpe disse ancora: "Se non vuoi bagnarti, saltami sulla punta del naso."
L'omino eseguì al volo…
Malgrado tutti i suoi "marameo" quell'omino era davvero ingenuo! La volpe fece un semplice guizzo con la testa…e l'omino cadde dritto dritto nella sua bocca!
Così finisce la storia dell'omino di marzapane…
E in fondo non c'è nulla di strano, sia ben chiaro: sappiamo bene che gli omini di marzapane son fatti apposta per essere mangiati!
Ho voluto condividere con voi la "toia" della nanna di Bimba.
Storia che viene raccontata da circa 65 giorni x 2 volte a sera (a volte anche 3) e sono 130 letture se aggiungiamo i fine settimana a cui le letture serali si aggiungono quelle pomeridiane… una media di otto fine settimana composti da due giorni per tre volte sono altre 54 mi sembra…più le 130 precedenti siamo a 184, ma come dicevo è meglio aumentare perchè ci sono delle volte in più quindi posso dire con tranquillità di essere arrivata ad almeno 200 letture dell'omino di marzapane.
Però mi piace sempre leggerla perchè almeno è divertente e non triste come il Soldatino di piombo che a Prince fu letta per quattro mesi tutte le sere ogni sera!