Come ormai sanno persino i più reconditi blog non sono una di quelle donne che hanno come prolungamento della mano lo straccetto della polvere, adempio alle normali attività pulitrici doverose per una casa in cui vivere decentemente, ma il di più che alcune fanno ogni settimana tipo vetri, mensole interne dei mobili ecc.ecc. io le riservo alle grandi occasioni, soprattutto anche per via del tempo libero che è sempre poco.
Nei tempi lontani della compilazione lista nozze, fummo aggirati con la frase "si fa così" e ci ritrovammo con l'ormai famosissimo servizio da thè, ma anche con tutta la cristalleria che a parte le flute (sì siamo sbevazzoni di spumanti), gli altri calici son arrivati sulla tavola delle feste solo cinque o sei volte in 17 anni di matrimonio, anche perchè gli usi sono cambiati e per i vini rossi ci piace usare il calice grande dal lungo stelo.
I calici preziosi in cristallo lavorati a mano, giacciono nella vetrinetta del mobile salotto ed a parte i quattro calici davanti gli altri nelle file posteriori non hanno visto l'h2o da almeno 5 anni tanto che a uno sguardo attento di una casalinga degna di questo nome sarebbero sembrati di plastica tanto erano appannati.
Tutto questo per dirvi che stamani la brava Agrimonia svegliatasi con una strana euforia si è alzata e nel silenzio della casa alle sette del mattino ha iniziato diligentemente e con cura lavare i calici, dopo mezz'ora il Marito si è alzato e sedendosi per la colazione ha iniziato ad intrattenerla con chiacchiere coniugali.
Ecco però che Agrimonia distraendosi e rilassandosi si gira verso il Marito, si appoggia al lavello e con nonchalance inizia a parlargli mentre con una salvietta asciuga il prezioso calice e tac!
GELO e SGOMENTO
Il calice è rotto.
Il Marito riprova a parlarmi, ma lo fermo "lasciami stare" .
Solo che ormai nonostante il silenzio i nervi sono saltati, la concentrazione non è più la stessa, il momento topico è preda di un karma negativo ed infatti mentre asciugo un altro calice tac!
MENO DUE.
Ok ho capito ritiro tutto e posticipo il continuo del lavaggio nel pomeriggio sempre che abbia digerito il pranzo, non ci sia troppa gente, il vento sia favorevole e l'oroscopo positivo.
p.s. Mentre scrivo ho terminato il lavaggio, nessuna vittima in più e adesso con il sole che entra dalle finestre in salotto devo stare con gli occhiali da sole per quanto brillano i calici
Eddai! Bravissima! Anche io non amo troppo il lavaggio bicchieri, ed è vero che sono tanto delicati…. 😉
i calici/bicchieri di cristallo delle ultime file giacenti nella mia vetrinetta penso di averli lavati 3 anni fa…. Che vergogna! ciao mammadisera
Io di calici a stelo lungo o corto ne rompo almeno due a settimana e durante le cene casalinghe anche di più.Ma non faccio una piega.
Più si rompono e meno sono quelli che devo lavare.
Ciao,fulvio
Porca miseria, tanti anni tutti interi e poi se ne rompono due nel giro di 3 secondi. Bè si, approvo la storia del karma.
Baci.
@Micol….delicatisssssssimi
@Mammadisera…tre anni? solo? no i miei in fondo erano lì da almeno cinque, ahahha sembravano di plastica talmente erano opachi
@Fulvio, mi è successo con quelli ikea o con vetro normale con quelli sì non m'interessa, però questi cristallo mi spiace perchè di sicuro non li ricompro.
@Maia….eh già non era il momento giusto
il lavaggio dei calici va fatto rigorosamente in camera insonorizzata, io tenterei anche l'apnea
(mamma, il tema del discorso non doveva essere favoloso)
brava per il coraggio, per i pochi calici che non uso posticipo di anno in anno…
😀 il prossimo anno avrai meno calici da lavare.