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Agrimonia ama il puré.

Agrimonia mangerebbe pentoloni di puré profumato di noce moscata, oppure come mi ha suggerito un'amica metterlo in una pirofila adagiare sopra un rametto di rosmarino e lasciarlo qualche minuto nel forno caldo.

Agrimonia nonostante la sua conclamata bravura in cucina non sapeva fare il puré, qualche volta ci ha provato ma sembrava colla per piastrelle e così si accontentava della veloce busta oppure dei fiocchi surgelati.

Qualche settimana fa la svolta, invitati a cena da CariAmici vedo lei che si cimenta nella preparazione del puré come lo faceva sua nonna, metodo semplice e sbrigativo con le patate gà sbucciate cotte in pentola a pressione.

Ieri sera l'ho preparato come contorno del lombo al latte, è venuto buonissimo e presa dall'entusiasmo ho dichiarato "adesso che ho imparato a fare quello vero almeno una volta a settimana lo potrei cucinare"

Il Marito, colui che giustificava la sua poca simpatia per il puré con la provenienza busta ha messo le mani avanti "Amore, è buonissimo è venuto bene, ma adesso non esagerare io l'ho mangiato per un po' mi basta"

Il mio entusiasmo è tornato nei livelli di guardia ed ho continuato a gongolare in silenzio soprattutto guardando Prince che lo mangiava come un condannato a 10 anni e non come un ergastolano.

Segno tangibile che era apprezzato anche da lui.