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L' incontro con Extramamma ha sortito il rimpinguamento della mia libreria, mi ha infatti regalato Acciaio di Silvia Avallone.

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La storia di due amiche sullo sfondo del quartiere popolare di Piombino, entrambe con famiglie difficili con lo sfondo dell'acciaieria che sembra l'unico sbocco lavorativo per chi non ha altri mezzi per scappare da una vita di semi-miseria.

Non mi è piaciuto, la storia certo era difficile.
Una storia di violenze domestiche in cui il silenzio è il vero padrone, storie di droga come unico svago per i ragazzi che non hanno la possibilità o non hanno voluto andare via, certo non si possono usare parole poetiche o dolci per descrivere situazioni di disagio, ma il continuo rimarcare che la ragazzine avevano "culi svettanti e sodi e tette che fiorivano" a mio parere non serve a rendere la storia più difficile di quello che è.

Il continuo sottolineare che le due ragazze provocavano in adulti e ragazzi desideri sessuali l'ho trovato inutile nel contesto della storia.

Altre scrittirici usano un linguaggio rude, ma senza ogni volta buttarci dentro abitudini sessuali.

Naturalmente questo è soltanto il mio parere personale di lettrice e non vuole influire in nessun modo la scelta di chi vuol avvicinarsi a questo libro
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