Nell'ultimo anno ho riscoperto la biblioteca della pianura, non è che mi mancasse la voglia di leggere o che la biblioteca fosse poco fornita (nelle novità hanno anche Cotto e Mangiato!) il mio problema era ricordarmi gli orari.
Due mattine e tre pomeriggi di apertura sembrano facili, ma dovendoli incastrare con il calcio o la spesa o dei turni improvvisi e un "ci passo domani" trovare chiuso era presto fatto.
Dopo aver preso Scarpe rosse, Mareggiata ed altri titoli nel pre-panza, l'ultimo di lettura sofferta è stato VENUTO AL MONDO di Margaret Mazzantini.
Io amo Margaret Mazzantini.
Il suo libro Non ti muovere l'avevo letto in due giorni, quindi quando ho visto disponibile il nuovo libro l'ho preso subito senza nemmeno leggere la copertina.
Quando ho letto la storia son rimasta dubbiosa, come poteva una scrittrice scrivere un romanzo su di una guerra lontana?.
Così è rimasto per un mese nello scaffale in stand by.
Il giorno della lettura è poi arrivato improvviso ho iniziato il libro ed ecco che era lei, la Margaret che si ferma sui piccoli particolari e che non ti fa mai pensare "chissà com'è" perchè con le sue descrizioni ti srotola un film su carta formato da parole, la Margaret che usa un linguaggio a volte rude e diretto che sembrano pugni.
Avrete capito che è stato un crescendo di curiosità, sono arrivata a rimanere sveglia sino all'una pur di finire un capitolo che voleva dire avvicinarsi alla fine.
Un epilogo della storia che non avrei immaginato e che mi ha fatto pensare "non poteva essere altrimenti".
Dal sito dell'autrice la trama del romanzo:
Una mattina Gemma lascia a terra la sua vita ordinaria e sale su un aereo, trascinandosi dietro un figlio di oggi, Pietro, un ragazzo di sedici anni. Destinazione Sarajevo, città-confine tra Occidente e Oriente, ferita da un passato ancora vicino. Ad attenderla all'aeroporto, Gojko, poeta bosniaco, amico fratello, amore mancato, che ai tempi festosi delle Olimpiadi invernali del 1984 traghettò Gemma verso l'amore della sua vita, Diego, il fotografo di pozzanghere.