io-e-peggyagrimonia-surreale

Domenica pomeriggio.

Il Marito alla guida, al suo fianco Agrimonia e dietro il principino ,Agrimonia scende dalla macchina e tutta raggiante si avvia verso l’ingresso della mostra mentre il Marito ed il principino cercano parcheggio e vanno a scofanarsi un buon gelato

Agrimonia vede tanta gente e pensa felicemente che  è sempre stata una città un pò morta, però adesso proponendo qualcosa d’interessante e bello ha preso vita.

All’entrata ci sono le “hostess” che chiacchiericciano tra di loro e con qualche amico, sulla sinistra vede un pò di gente ferma con una ragazza in divisa da guida,pensa che stiano aspettando per una visita giudata e così trionfante varca la porta vetri aspetta tre persone prima di lei ed acquista il suo biglietto, varca la seconda porta vetri, giusto il tempo di pensare che non le hanno dato un’opuscolo con la lista delle opere esposte ed ecco che i colori la pervadono e l’emozione diventa mano a mano più forte e deve trattenersi quando nella seconda sala ecco il suo preferito Magritte “la voce dell’aria” come non perdersi in quel cielo blu e sentire quasi il quadro parlare dei suoi colori della profondità della sua immagine e quasi vedere l’erba del prato muoversi, poi vicino ecco “l’aurora” di Paul Delvaux e Tanguy il cui “il sole ed il suo portagioie” le ha danno una leggera vertigine, quasi a perdersi in quello spazio infinito dove i colori e le ombre sono una sinfonia d’immagini perfette.

Soddisfatta e felice Agrimonia esce dalla spazio espositivo, il Marito le aveva detto che forse l’uscita era verso l’altra stada e così gentilmente chiede a due persone della protezione civile,  loro invece le dicono che si esce dall’entrata principale.

E qui viene il bello : vedendo almeno un’ottantina di persone in coda chiede spiegazioni e loro guardandola stupiti le dicono che è la coda per entrare, poichè nell’Arca sono ammesse non più di sessanta persone alla volta.

OPS…ecco che  realizza che le persone all’inizio non aspettavano la visita guidata, ma erano le prime di una lunga coda (circa un’ora) per entrare che però il resto del serpentone era nascosto dalla struttura dell’Arca, così il protettore civile le dice di non farsi sentire che ha saltato la coda ed  un pò stupita ed interdetta esce.

Il Marito ed il principino sono già ad aspettarla e spiega a loro l’accaduto ed il Marito divertito ” Ti avranno vista entrare decisa ed avranno pensato che eri qualcuna dell’organizzazione”, probabilmente è così e complice le hostess distratte la sua  entrata è passata inosservata e così spiegato il mistero di non aver ricevuto l’opuscolo con la lista delle opere, avrebbe dovuto riceverla dalle ragazze dopo l’indirizzamento nella coda.

Se avesse dovuto fare la coda, avrebbe dovuto rinunciare e rimandare, ma probabilmente era così forte il suo desiderio che il Karma l’ ha aiutata.

Tanguy-il sole nel suo portagioie